Ottavo confronto tra collezionisti e studiosi: Sicurezza, censura, testi nascosti.
Sotto esame la sicurezza postale
Issp verso la chiusura. Ma dove sono gli Enti locali?
Prato (14 febbraio 2011) – Pensare che basterebbero 55mila euro l’anno per mantenere attivo l’Istituto di studi storici postali, una realtà a Prato dal 1982 e che in Italia non ha riscontri, mentre all’estero quelle paragonabili sono tutte pubbliche. È la stessa cifra che nel 2010 il ministero per i Beni e le attività culturali da una parte e quello dell’Istruzione, dell’università e della ricerca dall’altra hanno fatto mancare per via dei tagli generalizzati ai contributi.
Intanto, lo stesso Mibac ha chiuso la procedura, dichiarando l’archivio di posta militare italiana, custodito all’Istituto, “di interesse storico particolarmente importante” e la sua azione di conservazione e valorizzazione a scopo di studio “quanto mai meritoria”.
[Comunicato stampa] [Decreto MBAC con descrizione dell’archivio]