XVII Colloquio di storia postale – I costi della posta – Programma
01/02/2019
Giancarlo Rota, Roberto Monticini e Lorenzo Oliveri
Sessione di volontariato – 2
11/03/2019
XVII Colloquio di storia postale – I costi della posta – Programma
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11/03/2019
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XVII Colloquio di storia postale – I costi della posta – Esito

Relatori del XVII Colloquio di storia postale

Relatori del XVII Colloquio di storia postale

Giornata intensa quella odierna all’Archivio di stato pratese. Dieci relatori hanno toccato altrettanti aspetti. Chiusa la diciassettesima edizione del “Colloquio di storia postale”.

Passano i secoli, cambiano le aree geografiche, ma il servizio postale ha avuto sempre un costo, talvolta non percepito come tale dall’utenza. È un po’ questo l’esito della mattinata odierna vissuta a Prato presso l’Archivio di stato. Dove l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus ha organizzato il diciassettesimo “Colloquio di storia postale”, non a caso intitolato “I costi della posta. Tariffe, luoghi, servizi, impianti”. Ad esso sono intervenuti dieci relatori con brevi relazioni volte a scoprire fatti sconosciuti, indurre riflessioni, avviare ricerche.

Al termine, il direttore, Bruno Crevato-Selvaggi, ha dato appuntamento al convegno scientifico “Storia postale. Sguardi multidisciplinari, sguardi diacronici”. Si terrà, sempre a Prato, dal 13 al 15 giugno. Sarà la prima volta in Europa che studiosi internazionali di storia postale si incontreranno senza limitazioni di tema. Sono iscritti relatori da molti Paesi del Vecchio continente, dagli Stati Uniti, dal Canada e dal Brasile. Un momento importante per l’attività scientifica dell’Istituto, una spinta internazionale com’era nelle intenzioni programmatiche di Crevato-Selvaggi.

Questi gli interventi in sintesi:

Massimiliano Pezzi – “I costi… marittimi della posta del Levante nel XVIII secolo”
Utilizzando inedite fonti napoletane e ragusee, ha analizzato i costi della “regia feluca del dispaccio”; trasportava, tra le due sponde adriatiche, la corrispondenza della Posta del Levante. Affrontate, inoltre, le motivazioni della definitiva scelta di Ragusa come sede di smistamento per l’Europa.

Roberto Monticini – “La crazia, moneta per la storia postale toscana”
La crazia è, insieme al quattrino, una moneta in Toscana ancora oggi ricordata. Non era una moneta “reale”, ma di conto, quindi aveva funzione di numerario. Il fatto non deve meravigliare, perché a tutte le monete veniva associato un nome per poterle distinguere l’una dall’altra: ciò che determinava il loro valore era il metallo con il quale esse venivano coniate oltre che al loro peso. Le monete circolavano ovunque e tutte erano considerate legali, la crazia era la postale per eccellenza.

Thomas Mathà – “La prima flat tax postale in Italia: la Lega postale austro-italica”
La Lega postale austro-italica nasce nel 1851 e nel 1852 collega cinque Stati in Italia, creando un territorio postale compatto con condizioni uniforme e tariffe basse. Questa “flat rate postale” agevola l’inoltro delle corrispondenze epistolari, contribuendo non poco allo sviluppo economico e sociale. L’intervento ha spiegato la nascita, le regole e gli effetti di questa riforma.

Franco Canepa – “L’ambulante postale Roma-Ceprano”
La costruzione delle strade ferrate modifica profondamente il sistema postale nella Penisola. Ridisegna le vie postali che, in alcuni casi, risalivano all’epoca romana. L’introduzione dei vagoni postali ambulanti contribuisce a velocizzare e a semplificare la movimentazione degli oggetti. Nel Pontificio si verifica l’unico caso di ufficio postale ambulante che assume le funzioni di direzione postale: sul percorso tra Roma e Ceprano, destinato a collegare la città con Napoli, dal 1863 al 1870 vi sono tre vagoni destinati a tale funzione.

Mario Mentaschi – “Evoluzione dei costi per il trasporto della posta via mare nel XIX secolo”
Nell’analisi, l’evoluzione dei mezzi di trasporto dai battelli a vela a quelli a vapore, senza trascurare i costi. Inizialmente l’onere viene sostenuto dal mittente, che paga al capitano della nave il servizio. Poi le convenzioni stabilite dalle varie amministrazioni postali con le società di navigazione consentono di individuare due aspetti del costo: 1) quello vivo sostenuto dalle amministrazioni postali per indicare alle società di navigazione convenzionate i percorsi, gli scali e la tempistica dei piroscafi postali che si impegnano a trasportare la corrispondenza in modo esclusivo; 2) la spesa sostenuta dal mittente sulla base delle tariffe. Non sempre queste ultime erano sufficienti a rimborsare gli oneri destinati a sovvenzionare le società di navigazione.

Lorenzo Oliveri – “I costi postali evasi, ieri e oggi”
Due secoli di truffe ed evasioni nei confronti delle Poste: viaggio dai cavallini sardi ai falsi di Napoli e Pontificio, dalle lettere private fraudolentemente spedite in franchigia a quelle trasportate illegalmente ed imbucate in città per usufruire della tariffa ridotta. Ancora, dai francobolli riutilizzati dagli impiegati postali a quelli assemblati con pezzi diversi; le scritte sotto la carta valore (o accuratamente nascoste nell’immagine della cartolina) per risparmiare sulla tariffa che prevedeva solo la firma. Fino ai tempi recenti, con tagli falsi per i pacchi, le multe riscosse utilizzando sulla matrice esemplari già annullati…

Paolo Guglielminetti – “Quanto costava trasportare la posta via ferrovia – Esempi dalle colonie francesi in Africa”
Con la graduale estensione delle linee ferroviarie verso l’interno dell’Africa, furono attivati servizi di messaggere postale aventi compiti più ampi dei loro analoghi europei. L’impatto sull’organizzazione del servizio postale fu importante: velocizzazione e maggiore frequenza, riduzione dei servizi con i corrieri a piedi alle sole aree non toccate dai treni. La ricostruzione dei costi dei messaggeri postali non è sempre agevole, ma gli esempi consentono di valutare le risorse necessarie per effettuare il servizio e le relative spese, che non sono mai un onere rilevante, a fronte di benefici davvero significativi per gli utenti.

Flavio Riccitelli – “La rotta dei due oceani (giugno 1940 – dicembre 1941)”
L’entrata in guerra dell’Italia, il 10 giugno 1940, causa presto seri problemi al trasporto aereo della posta operato nel mondo dalle principali compagnie, con la cessazione di alcune importanti linee. Nel tentativo di ridurre i tempi di transito, un nuovo servizio viene introdotto tra l’Europa e l’Australasia. Con esso, il corriere da e verso diversi Paesi può essere trasportato attraverso il Nordatlantico ed il Pacifico, sempre utilizzando velivoli. Naturalmente, a tariffe molto superiori rispetto a quelle preesistenti o utilizzando itinerari non totalmente aerei.

Claudio Manzati – “La posta urgente: modalità di trasporto ed evoluzione delle sue tariffe”
Comunicare e farlo in modo il più rapidamente possibile è stata sin dalle origini dell’umanità un’esigenza imprescindibile; ancora oggi, le informazioni valgono più dei soldi. Lo sviluppo della comunicazione, il modo e la modalità d’inoltro si sono sempre più evoluti seguendo lo sviluppo dell’umanità, dominata dalle scoperte scientifiche e della tecnologia dei trasporti. La relazione ha toccato i sistemi d’inoltro della posta dal Medioevo ad oggi, mettendo in evidenza la velocità nel trasporto e l’impatto economico, ovvero il “premium price” pagato per accelerarne la consegna destino.

Luca Lavagnino – “Aisp 1966 – Aisp 2019 continuità e innovazione”
L’Associazione italiana di storia postale è la più antica società italiana specializzata nel settore. Fondata nel 1966, ha vantato tra i suoi soci personalità tra le più importanti del movimento storico-postale italiano e non, ed è stata fin dalla sua nascita punto di riferimento per la condivisione e la diffusione di conoscenze. Ora si rinnova nei metodi, non nella forma. Al semestrale “Cursores” e ai seminari si sono aggiunti una più incisiva presenza nella rete, con un moderno e aggiornato sito internet e una pagina Facebook, la delocalizzazione delle iniziative, la possibilità di assistere alle conferenze grazie alla diretta streaming e/o alla videoregistrazione, la costituzione di gruppi di studio omogenei. Sono i punti di forza per innovarsi, nel rigore dello studio scientifico e nella sua condivisione.

Nella pagina dei Colloqui sono disponibili alcune relazioni e la galleria fotografica.


Comunicato stampa Colloqui